Cosa sta succedendo in questi giorni?
Probabilmente non ha neanche senso riassumerlo: lo stiamo vivendo tutti, in quasi tutto il mondo. Sappiamo bene cosa sta succedendo.
Ma che ruolo stanno avendo i social in questo contesto?
Proviamo a spiegarvi la nostra idea..
DA UN LATO CI HANNO SALVATI
L’abbiamo pensato tutti: “per fortuna” questa situazione è venuta a presentarsi in questo periodo storico.
Videochiamate di gruppo in cui si passa più tempo a cercare la connessione che a parlare.. ma ci fanno sentire comunque meglio. Vediamo in faccia le persone che non ora non possiamo vedere, sentiamo i nostri cari condividendo paure, pensieri e ipotesi.
Su Instagram, in questo periodo più che mai, ci sentiamo tutti degli influencer, ma per la prima volta non per bisogno di esibizionismo. Infatti il continuo bisogno di fare dirette, sondaggi, domande.. è dovuto alla grande esigenza di confronto con gli altri. Sentiamo la mancanza del confronto e lo cerchiamo attraverso gli strumenti che possiamo utilizzare. Sentiamo dentro di noi una profonda incertezza, abbiamo troppi quesiti irrisolti e cerchiamo pensieri esterni. Sentiamo che, nonostante tutto quello che sta accadendo, non siamo gli unici ad avere questi pensieri. E come ben si sa.. mal comune, mezzo gaudio!
Su Facebook.. beh, la generazione under 25 quasi non sapeva cosa fosse Facebook. E ora ci sono di nuovo tutti, incollati a quel social che fino a poche settimane prima ritenevano demodè. E sapete qual è la causa di questa inversione di rotta?
La spasmodica necessità di leggere delle notizie.
E qui non possiamo non analizzare la grande piaga del mondo social: le FAKE NEWS.
Per le terribili FAKE NEWS la leva della paura è un punto di forza incredibile, e per questo motivo in questo momento storico sono decisamente agevolate.
Come è iniziata questa pandemia? Di chi è la colpa? Quante persone muoiono in Italia all’anno di malattia? E quante ne sono morte in proporzione di Coronavirus? Quando potremo riavere la nostra vita? Cani e gatti trasmettono il virus? Muoiono solo gli anziani? In quanto tempo potremo avere un vaccino?
Queste sono solo alcune delle domande che rimbombano in continuazione nella testa di tutti noi in questi giorni… e le FAKE NEWS lo sanno bene!
La necessità di trovare un colpevole, la necessità di placare la paura, la necessità di trovare una spiegazione, la necessità di avere una data di scadenza.
Sapete qual è il problema? Che alla maggioranza di queste domande, in questo momento, una risposta non c’è.
Noi utenti però delle risposte le vogliamo comunque, a tutti i costi: ed è qui che intervengono le FAKE NEWS! Ci dicono quello che vogliamo sentirci dire, con dati plausibili, ipotesi che nella nostra mente sono già apparse in qualche modo. Il tutto condito da un titolo accattivante acchiappa-click e una foto d’impatto.
La coscienza digitale che sempre di più ci ha resi più consapevoli nel riconoscere le false notizie il Coronavirus, purtroppo, l’ha spazzata via!
Per quanto riguarda poi il BUSINESS, durante questa pandemia mondiale i Social hanno giocato un ruolo davvero chiave per le aziende.
Nessuno può vedere nessuno, i negozi fisici sono tutti chiusi..
Solo una forma di commercio è ancora ammessa: la consegna a domicilio.
Ma come comunicarlo ai clienti? Attraverso i canali social!
Oltre ad un eventuale shop online, le consegne a domicilio dei propri prodotti possono avvenire banalmente anche solo con un messaggio sui profili aziendali.
Ma alla gente devi comunicare cosa vendi, le modalità di consegna, i prezzi..
E solo con una comunicazione precisa, puntuale e di qualità questo è stato possibile.
Chi, invece, non ha mai creduto a questo tipo di comunicazione trascurandola, ora si ritrova a pubblicare 6 post al giorno cercando di attirare l’attenzione di clienti che purtroppo non riusciranno a raggiungere, non avendo “seminato” precedentemente.
DALL’ALTRO CI HANNO FATTO CAPIRE CHE NON BASTANO
Esatto, è proprio così.
Lode ai social: ci hanno permesso di comunicare efficacemente tra di noi, ci hanno fatto tanta compagnia in queste giornate spesso contraddistinte da lunghi momenti di noia.. e ci hanno permesso di continuare a vendere e a cercare di non fermare totalmente le nostre attività.
Ma bastano?
La risposta è NO!
Questa quarantena ci ha insegnato un concetto che noi da sempre diciamo alle aziende che collaborano con noi: i Social Network sono uno strumento, che per quanto potentissimo ed efficace, non basta se non accompagnato da una struttura portante reale.
Non poter guardare negli occhi le persone, i vostri clienti.. Non poter toccarci, non poter condividere la realtà.. Questa situazione ci ha davvero fatto capire che il digitale non riuscirà mai a sostituire del tutto la fisicità della vita e.. del business!
Una videochiamata è utile, ma è solo a quattr’occhi che capisci l’anima di una persona.
Whatsapp è veloce, ma certi concetti spiegati di persona hanno tutto un altro sapore.
Facebook è interessante e stimolante, ma un aperitivo in cui le notizie si raccontano davanti a uno spritz ci rende più felici.
Instagram ci fa viaggiare con la fantasia verso luoghi e vite meravigliose, ma perde il suo significato se nessuno ha più una vera vita da raccontare attraverso le sue foto.
Farsi arrivare una pizza a casa attraverso un’app è molto comodo, ma la location e il servizio sanno fare la differenza anche nel sapore del piatto.
Comprare il vino online è veloce, ma sentirselo raccontare davanti agli occhi te lo fa gustare in maniera diversa.
Un tutorial su come fare il pane a casa è divertente, ma la chiacchiera con la panettiera alla mattina ti fa iniziare la giornata con il sorriso.
La crema di bellezza te la puoi far spedire, ma solo la tua estetista di fiducia conosce davvero la tua pelle.. e la tua anima!
Le assicurazioni online ti fanno scoprire l’offerta migliore, ma il tuo assicuratore ha voglia di ascoltare la storia della tua vita davanti a un caffè.
Questa quarantena senza i social sarebbe stata quasi insopportabile e terribilmente più difficile.. ma la vita normale è decisamente meglio. Dopo questo momento avremo imparato che i social network sono uno strumento straordinario e che sarebbe davvero un peccato non sfruttarli nella maniera giusta; ma quando sarà tutto finito e saremo fuori con i nostri amici avremo davvero voglia di mettere via i nostri telefoni e abbracciarci forte.
G.S.